Hey, Esselunga, il futuro della GDO è mobile: parola di Tesco!

Uno dei primissimi lavori che feci 15 anni or sono fu dare consulenze e metter in piedi servizi con il mio socio-fratello Ugo (HDS – Home Delivery Services) per l’integrazione logistica di tutti i vari Spesa-click, Spesa-on-line e siti-di-spesa-a-casa possibili immaginabili (GS prima che diventasse Carrefour, PAM, etc etc …). Sin da allora mi è sempre rimasta la fissa per i supermercati e le catene di grande distribuzione.
Ai tempi era, sicuramente, un po’ troppo presto, tutti belli presi dalla bolla dell’eCommerce e un po’ approssimativi, pronti per poi esser spazzati via dall’avvento di clicka-il-pomodoro e lo scoppio della già menzionata bolla. Ma adesso i tempi son cambiati.

La spesa è mobile!Futuro un par de ciufoli. Stiamo parlando di presente o, addirittura, di passato prossimo. Tesco sbarca in Korea con una delle più rivoluzionarie strategie mai viste. In estrema sintesi, unendo alcuni fattori come:

  • lo stress della vita dell’impiegato medio Koreano, che farebbe impallidire quella di qualunque segretaria o quadretto milanese > Pensate che, come mi raccontava Jacopo il grande viaggiatore, nelle metropoli dell’estremo oriente che hannoa vuto uno uno sviluppo non supportato da una cultura urbanistica e da forme di governo adeguate, le strade sono spesso talmente intricate e trafficate che normalmente un impiegato considera accettabile passare dalle 4 alle 6 ore di viaggio per raggiungere il posto di lavoro.
    Quando piove molti sono attrezzati con scarponi di e kit di soppravvivenza perchè tutto si allaga e uno a casa non ci torna proprio. Molla la macchina li dov’è e dorme in ufficio o in ricoveri di vario genere.
    Gente, stiamo parlando di un posto dove 6 mesi l’anno ci sono i Monsoni. Altro che nevicata estemporane… Figuratevi la qualità di vita, uno che va su-e-giù con la Metro è un signore.
  • la penetrazione del mobile nel mercato di riferimento > Ho capito che stiamo parlando dei Koreani ma, attenzione, i due mercati non sono poi così distanti in termini di penetrazione ed utilizzo del mobile device. Proviamo a comparare i due mercati utilizzando il bellissimo giocattolo per creare infographics in tempo reale che avevo postato un po di tempo fa per comparare i due mercati in termini di:
    • Utilizzo di internet via mobile
    • abitudini di acquisto dei mobile

  • la propensione d’acquisto a fronte di rappresentazioni fotografiche > Ora non so se siete mai stati in Giappone al ristorante, per loro il menù quasi non esiste hanno foto dei piatti o, quelli pregiati, riproduzioni in cera delle pietanza.
    Loro il mangiare lo vogliono vedere.
    Quei menù pacchiani con le foto delle pizze a Venezia o a Firenze son robe per turisti, si ma per andar incontro alla loro cultura. Magari Toni e Bepi i gondolieri sanno solo che vendono di più non ne conoscono l’antropologia culturale ma Tesco si.

hanno creato una specie di catalogo in scala 1:1 per l’acquisto mobile sfruttando i pochissimi tempi morti nella densa giornata lavorativa.

E Tesco fa un bel pout-pourri di eCommerce, pick-&-pay, qr-code e mobile-commerce: godetevi iul video!

Cari marketers spogliatevi per un secondo delle vostre idee preconcette: i dati degli scans con le interazioni con i Qr-Code piazzati nelle vetrine (vedi i casi di Coin e Prenatal) e nei punti di vendita sono schizzati negli ultimi 18 mesi, quintuplicati.

Il mercato non sta mai fermo, come uno squalo, si è evoluto ed è di sicuro maturo, magari non per qualcosa di così hard ma diversi passi in avanti rispetto all’attuale offering.

Hey qualcuno ha il numero di qualcuno in Esselunga da darmi? Magari il Caprotti, uno dei mie miti da quando ho letto Falce e Carrello. Gli voglio proporre gli mPunti-Fragola :D

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One Comment

  1. ciao
    11 Settembre 2014
    Reply

    Si vede che non sei mai stato in Corea in vita tua, la prossima volta lascia perdere e scrivi cose di cui conosci.

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