KLOUT.com lo standard per calcolare l’influenza sui social-network.

klout lo standard per calcolare l'influenza nei social network

ATTENTI! NON PROVATE QUESTO SITO! ALTRIMENTI ENTRERETE NEL TUNNEL DELLA SOCIAL-INFLUENCE !
Si perchè sono “addicted” e rovinato da quando mi son loggato a klout.com. klout di base è un sito che si collega ai vari social-network a cui uno è iscritto e scopre cosa fa uno in giro e se le cavolate che spara siano interessanti o meno.

Esatto perchè tramite le API (come già fa Addthis per creare l’indice di viralizzazione), più o meno quelle robe tipo “login with facebook”, quelle che si usano quando non si ha voglia di creare l’ennesima user e password, permettono a siti terzi di assorbire tante della vasta quantità di informazioni che spiano i social-network, non ultime:

  • le relazioni tra una persona e l’altra,
  • il tipo di argomenti a cui si è interessati,
  • gli argomenti delle pagine a cui si è iscritti
  • il tipo di fonti/siti/pagine da cui si re-sharano, re-tweetano, +1eggiano i contenuti
  • la novità/originalità del contenuto creato
  • e sporattutto il numero di persone che guardano/commentano un post.

Klout mettendo in relazione tutti questi elementi su tutte le fonti (Facebook, Twitter, Linkedin, +1, Youtube, wordpress, Blogger, Foursquare, …) e finisce per dare un voto a ogni aggregazione di profili, sia per le persone fisiche che per i brand.

Chi non ha mai googlato il proprio nome per vedere la serp o cosa esce? E pensate davvero di riuscire a resiste dal koultare la fostra socialability?
Naaaaa!
Io men che meno narciso, vanitoso e socialone come sono subito a vedere cosa uscisse sul mio profilo: 54 e cluster “Specialista”. In effetti posto sempre le stesse cose o condivido l’ultimo post del blog (dove si parla sempre di novità-digital) o, di base barzellette, vigete etc.

Humm va beh specialista e 54, ma che vuol dire? allora subito a paragonarmi agli amici e scopro che qualcuno mi batte ma dev’essere una cintura nera di social-network tipo una Mafe de Baggis.

E poi, visto che ultimamente mi è capitato spesso di parlare con amici e colleghi di digital ed e-commerce strategies per aziende di fashion/moda, ho provato a scegliere un segmento e comparare alcuni brand:

  • Fornarina, 29, conversational buona propensione alla conversazione, alta frequenza e varianza di messaggi: prima dell’aperitivo facciamoci un giro e avremo sempre qualcosa da dire.

     
  • Diesel, 51, specialist verticale nella trattazione e riconosciuto come leader dai propri frequentatori: un maestro di stile e un riferimento per i propri fans,

     
  • Miss Sixty, 34, socializer, “Connecting Peolpe” la vera anima del social prendo, condivido e metto in relazione.

     
  • e poi un benchmark il sito più forte del fashion sul social, Burberry, 74, giustamente “tought leader”,

Vedere questo rapido benchmark fa sorgere alcuni interrogativi:

  • il primo è alla chicken-and-egg sul fatto che maggiore, ad eccezion fatta per il Papa, Burberry ed alcuni altri la focalizzazione nella comunciazione e la conseguente specializzazione dei tipi di conversazione possa influenzare la fedeltà dell’utenza. Sentendosi più affine e percependo come più pertinenti i contenuti è più propensa a viralizzarli aumentando il reach.
    Certo ci potrebbe essere anche l’opposta relazione tra fattori per motivi opposti, ma mi convince l’analisi appena fatta, anche alla luce dei driver che determinano la creazione dei “Brand Advocates” e della loro fruizione dei contenuti tanto importante nei conststi social (vedi infographic qui sotto).
  • il secondo è ma è vero che lo zio Gasp è più influente di Diesel? mah sicuramente mi leggono un botto di persone ma non credo: infatti quando ci si registra a Klout chiede se si è un individual o una company. Probabilmente adotta due pesi e due misure a seconda dell’entità fisica o giuridica presupponendo che i brand investano in comunicazione mentre i singoli hanno solo la reputation ed il personal brand.

advocacy brand customer

In chiusura un dubbio che è venuto anche a Mashable riguardo ai criteri di misurazione di Klout, di base da un giorno con l’altro ho perso poi riacquisito 20 punti di popolarità e il trend sale e cresce a prescindere da alcuni fattori. Quindi cosa influenza realmente il ranking?

Certo non è affidabile come strumenti tipo a blogmeter o coversation flow ma è gratis, veloce e divertente. Magari un rapido benchmark ci fa venire spunti interessanti…. sai mai, check it out ;)

Anche tu sei entrato nel tunnel di klout e continui a studiare strategie per alzare il tuo punteggio? Segui gli aggiornamenti del blog su FB facendo un semplice like, a me farebbbe molto piacere :)

2 Comments

  1. francesca
    19 Luglio 2012
    Reply

    Visto che ti vedo ferrato sull’argomento, ho due domande per te:
    1. come si inserisce il secondo account di twitter su klout
    2. come si fa a legare al proprio profilo i siti che si gestiscono?

    • 19 Luglio 2012
      Reply

      Ciao Francesca
      in alto a destra sotto all’immagine del tuo profilo trovi “settings” e successivamente “connected networks” all’interno del quale puoi inserire le pagine che gestisci e trovi i pulsanti per connetterti ai network gestiti tra cui Twitter, linkedin … (grande escluso resta Pinterest)
      ocio che quando connetti cose diverse ogni tanto si incasinano i calcoli e ti azzera le statistiche, allora ti tocca disconnettere i vari profili e riconnetterli da capo.
      spero di essere stato utile ciao
      Gasp

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