BOOOM ! E’ scoppiata la bomba atomica: Adobe ha comprato Magento
… e se non ci credete, beh in relatà non siete i soli, a essere onesto sappiate che quando l’ho letto la prima volta ho fatto più o meno questa faccia qui …
La notizia è fresca riportata da diverse fonti sia di testate del settore tipo TechCrunch che da Magento stessa che racconta un po’ di supercazzole e un po’ di rassicurazioni in politichese.
Altro che Royal-Wedding e tiepide rassicurazioni qui si parla di una vera unione tra super-potenze che ptorebbe cambiare un bel po’ di digital-giochi, capiamo come…
A parte la cifra da capogiro, si parla di € 1,68 Miliardi , comunque ammontari inferiori alle trattative che fecero Salesforce e Adobe stessa per acquistare Demandware ai tempi, ma rispetto alla penultima cessione vissuta da Magento, € 250 Milioni, la capitalizzazione fa ben capire il potenziale e la portata dell’operazione: il mercato non sarà mai più lo stesso.
Ricapitoliamo i fatti salienti di Magento e Adobe prima delle conclusioni:
- Magento – è una delle piattaforme di eCommerce Open-Source più diffuse al mondo e ha un passato glorioso ma discontinuo: ricordiamo che nasce community in puro php selvaggio, poi è stato venduto a e Bay, poi privatizzato e quindi ha vissuto una radicale trasformazione dalla versione 1 (che per intendersi nonostante le mie scarse capacità riuscivo a installare e mettere in piedi da solo nel giro di 2-3 week-end di lavoro) alla versione 2, una vera e propria piattaforma enterprise che richiede skills e gruppi di lavoro non banali.
Il salto è stato triplo carpiato che da un lato non ha permesso a tante delle piccole agenzie con meno skills di stare al passo con la tecnologia arrocandosi a sviluppare ancora la ormai obsoleta versione 1, dall’altro ha permesso a Magento di entrare nel quadrante Gartner che l’aveva sempre snobbato.
Quindi mossa azzeccata che però ha il chiaro orientamento di lasciar cuocere nel proprio brodo i piccoli che potranno man mano scegliere piattaforme semplici e meno scalabili tipo uno Shopify o un Presta-Shop
e di ammiccare a i clienti un po’ più strutturati e interessanti. - Adobe – nasce da Acrobat e Photoshop, quindi ha una testa molto diversa da tutti gli altri software vendor che nascono da mondi strutturati/noiosi ed è da sempre focalizzata al Communication > Marketing > Sales.
Ormai è praticamente leader in tutti i quadranti in cui è presente, siano essi CMS, DMP, Campaign, A/B Testing etc etc … è inutile stare a mettere quadranti tanto la solfa è sempre la stessa, per sintesi prenderi la cosidetta “Digital Marketing Hubs” che sintetizza un po’ le suite con i vari componenti di Mark-tech, come diceva il Robi quando giocavamo a scopa all’università “sempre intesta come le corna …”
Le due cose che da sempre gli sono mancate erano una piattaforma eCommerce e un vero CRM, in passato ci hanno provato adesso un po’ per volta stanno completando la visione.
Quindi Adobe fighi e procedono con la roadmap ma vi assicuro che sono anche cari come il fuoco, a tratti fanno sembrare gli altri software vendors delle ONLUS. E su questo mi ritengo un esperto visto che ho rivenduto per anni le loro soluzioni in modalità platform-as-a-service.
Pevisioni del tempo: come cambierà il futuro del Digital?
- Experiential-Commerce – chi mi segue / mi conosce sa che da qualche anno continuo a rompere le scatole con l'”Experiental Commerce” (giusto per non dire “ve l’avevo detto“ben descritto in un primo post del 2014 e ripreso anche come tema architetturale che mette in relazione piattaforme eCommerce e mark-tech nel 2016.
In estrema sintesi:- le piattaforme eCommerce vanno bene per gestire prezzi, cataloghi, carrelli, ordini ed un pezzo di Omni-Channel
- ma non gestiscono Experience, Contenuti, personalizzazione, relazione con il cliente etc…
Per cui in un Mondo dove tutto è sempre più Digital e il successo se non la soppravvivienza de l core Business / Negozi è determinato da una una Customer-Experience eccellente e Omnicanale, integrare i due mondi sarà la sfida per tutte le aziende di successo.
- Not-so-open-source – Se tanto mi da tanto e mi baso sullo strico del 90% della storia dei prodotti open poi comprati da grandi vendor nel giro di 2 anni:
- la versione community esisterà ancora ma sarà progressivamente disincentivata affiancata da una versione enterprise che si rivelerà man mano necessaria
- la piattaforma avrà una roadmap evolutiva entusiasmante ma che richiederà investimenti alle agenzie che dovranno investire molto in formazione ed aggiornamenti finendo per alzare i costi delle risorse
- Adobe-gento diventerà uno dei prodotti migliori e presto lo vedremo scalare i vari quadranti, forse addirittura crearne di nuovi per esperienze digital O2O
- The-Next-Thing – Per chiudere le previsioni del tempo veniamo alle prossime grandi novità / pettegolezzi
- Microsoft / Adobe ? da tempo si vocifera della potenziale M&A tra i due big-player che tanto hanno in comune (entrambi vendono scatole e piattaforme, immaginatevi un Office con dentro pure Photoshop) e tanto sono complementari (MS ha tutto e quasi solo il back-end CRM, ERP etc Adobe al contrario fornt-end ed experience)
- Ma Magnolia chi se la piglia? La migliore alternativa alla gestione dei contenuti di Adobe (vero pilastro dell’offering) è Magnolia CMS (fondato da uno spin-off di AEM stesso) ovvero il grande pezzo mancante dei due grandi competitor di Adobe, la rampante Salesforce e la storica SAP/hybris, che a sto punto saranno obbligati al grande passo del M&A. Poi sarà i turni di Aquia (tanto il taboo dell’OS ormai è rotto), Sitecore …
Morale della favola: grandi evoluzioni, le aziende senza un’espreinza fighissima chiuderanno tutte, l’open-source diventa sempre meno open, per essere rilevanti nel mercato Digital è necessario concentrare e integrare.
Buon Experience-Commerce a tutti e al prossimo “ve l’avevo detto” :) :)
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