Cos’è l’F-commerce? Il Social-commerce porta l’e-Commerce dentro Facebook.

Alcune delle più grandi aziende in Italia, le poche vere multinazionali che hanno un head-quarter nel nostro paese (mi vengono in mente in primis telecom e automotive-related), stanno sviluppando una visione del digital che considera Facebook come canale parallelo e piuttosto distinto al resto del web e del mobile. In alcuni casi addirittura stanno cercando un responsabile e creando una struttura a se stante che gestisca piani di comuncazione e strategie specifiche.

Ora, da esperto vecchio lupo di internet che ha viste tutti i SecondLife del caso, non so se sia una scelta che abbia senso nel medio termine, Facebook ha rivoluzionato l’experience ma non è detto che sopravviva per sempre, c’è sempre lo scoppio potenziale ti qualche grosso esplosivo T.N.T. (the next thing) che potrebbe spazzar via Facebook un po’ come successe a Myspace (enjoy the video below :) o Altavista, certo è che nel breve la fa da padrone.

L’altro trend che pervade prepotentemente le strategie aziendali un po’ più lungimiranti è la crescita e la cross-canalizzazione dell’e-Commerce.

E allora ecco la ricetta che parrebbe nascere spontanea: faceboook + e-Commerce = f-commerce, gli acquisti direttamente nel nostro social-network preferito. L’idea non è nuovissima ed è emersa in diverse forme da un po’ trovando, al contempo, sostenitori e detrattori. A qualunque dei due poli apparteniate o che siate ancora nel grosso terzo polo degli indecisi ritengo sia un concetto che vada comunque approfondito, anche considerando che la presenza sui social network negli ultimi anni ha influenzato significativamente gli acquisti passando da un 7% a un 11% negli ultimi due anni  portandola quasi a competere con canali di acquisizione più tradizionali e più costosi.

Tutte le ricette per f-commerce, :

1. Facebook ci aiuta scoprire cosa proporre nel nostro sito

I brand possono beneficiare della facebook-experience per canalizzare l’interesse e la dinamica comunicazionale dei social network direttamente all’interno del proprio processo d’acquisto on-line.
Gli esempi più semplici, ma non pre questo di minor successo, prevedono l’utilizzo di social plugins con snippets che pingano le informazioni da Facebook estrapolando le informazioni sulle interazioni della persona con la pagnia. Il LIKE è il primo semplice modo di condivisione ma se utilizzato congiuntamente con la propria pagina può fornire informazioni sul nome e le immagini di prodotto che siano piaciute al cliente potenziale: un’informazione facile da riutilizzare customizzando il look-n-feel e il catalogo dei siti collegati.

un approccio più soffisticato propone l’utilizzo delle Open Graph API di Facebook per recuperare le info dei like e degli interessi di una persona e dei suoi contatti (più o meno nel rispetto della privacy) permettendo, in potenza, di proiettare quindi il contesto di provenienza, i modelli aspirazionali e i modelli di consumo. Michela Porter, trema!

Negli scorsi mesi Amazon ha iniziato a proporre l’opzione “Tap into Your Friends”, un opzione che permette, dopo aver ottenuto il classico consenso, di visualizzare direttamente i compleanni degli amici collegati suggerendo addirittura quali ditpi di libri o di cd musicali essi possanno apprezzare maggiormente.

2. Il percorso di acquisto inizia su Facebook

una delle strategie di F-commerce più diffuse scinde di fatto la prima parte della shopping-experience dal sito e-Commerce tradizionale trasportandola direttamente su Facebook, come nel caso del fan-shop di Lady Gaga (visto che esempioni che vi sparo? :P ) un’applicazione integrata alla pagina prende dati di prodotto esterni e mostra una selezione del catalogo in un tab della pagina, al momento dell’acquisto si viene rediretti direttamente nel carrello del sito dell’e-Commerce tradizionale dove la gestione dei pagamenti e tutta una seire di tematiche correlate e complesse vengono gestiti direttamente.

3. l’intero percorso di acquisto su Facebook

Ad esempio Delta Airlines ha costruito un intero sistema di ticketing all’interno della propria pagina con uno sforzo applicativo non banale ma con un ottimo risutlato (accedibile credo solo dai ip us), regalando anche biglietti gratuiti e una serie di promozioni native e ben integrate con l’ambiente.

Se non avete tutti quei soldi da spendere, alcuni programmi di affiliazione stanno sviluppando delle applicazioni in white label facilmente integrabili alle fan-page alimentabili con i classici sistemi di product-feed.

4. iFrames vs. Facebook Apps:

La soluzione che in assoluto mi piace di meno anche se è una delle più semplici da implementare nel colonnone centrale da 520 pixel di FB un classico iFrame che permette di visualizzare all’interno del normale contesto di una fan-page contenuti e script residenti e nativi di ambienti terzi, fino, addirittura, a una versione white-label del proprio sito e del proprio carrello.
Il problema è che spesso vien fuori una porcata, gli stili vanno in conflitto, si richia di aprire in modo estemporaneo un contenuto dentro un’altro per non parlare dell’https. Bravi quanto volete ma i vostri sviluppatori non riusciranno a comunque a dare garanzie di qualità a livello di un marchio come si deve.

5. Strategie di marketing cross-channel di CPE cost-per engagement

Una delle strategie più innovative vene rappresentata da strategie di CPE (cost-per-engagement) come quella proposta da Curebit di cui avevamo accennato in un post precedente e che rende tutti i nostri clienti dei veri e propri affiliati che ingaggiano i propri amici e li portano ad acquistare prodotti specifici.

E’ interessante anche vedere cos’hanno fatto gli americano di Best Buy con il “shop + share” che mi ricorda idealmente queste dianmiche.

In chiusura emerge sempre il mio lato migliore, quello venale, che mi spinge ad interrogarmi, ma ne valrà veramente la pena? Di quanti soldi stiamo parlando? Mosso da materialistche pulsioni ho trovato un interessante proiezione dei volumi potenziali dell’f-commerce…. Sarà ma mi sarei aspettato dei volumi più significativi: ai posteri l’ardua sentenza.

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