Come comunicare le promozioni negli e-commerce? Badge e Bollini migliorano le vendite.

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Oggi mi dedico a uno dei miei temi e-commerce preferiti di sempre i bollini! e traggo spunto da questa fantastica infographic che ho trovato e che copre bene tutti gli elementi che rientgo importanti: la traduco, la racconto e ci infilo qui e la dei business-case che ho vissuto e che reputo rilevanti per valutarne l’adozione.

Per far incrementare le vendite di un e-commerce per migliorare le conversioni, le offerte e le promozioni sono uno delle leve principali ma sono uno dei temi che richiede maggior preparazione, attenzione nell’esecuzione e consistency durante tutto il customer-journey:

  • Dai Banner, alle Keyword, all’homepage, al retatargeting per recuperare i meno convinti, tutto deve avere un messaggio semplice e chiaro, ma soprattutto, immediatamente individuabile a colpo d’occhio.strategia per aumentare le vendite di un e-commerce
  • avete bisogno di un elemento che permetta di essere percepito in modo consistente su tutto il sito dall’home-page alle pagine di servizio che noi ci dimentichiamo sempre di personalizzare ma che sono uno dei principali poli di attenzione del cliente durante l’interazione, come il search o il carrello.
  • Supponete di avere:
    • un catalogo di 1000 prodotti con 50 categorie e avete in promo 80 prodotti, con una media di 2 prodotti per categorie che hanno dentro 15-20 prodotti,
    • avete una promo che regala il terzo prodotto inserito nel carrello o il meno costoso dei tre inseriti,
    • avete una nuova collezione in tessuti organic un po’ in tutte le categorie.

    Sono promozioni complesse, diffuse difficilmente reperibili dal cliente come si fa? TAAAAC i bollini, i badge qualcosa di che evidenzi e renda immediatamente riconoscibile il prodotto durante la navigazione.

Per tutti quelli che hanno la puzza sotto il naso perchè si sentono troppo fashion per considerare attuabile per un tema come questo, considerate che il concetto di “promozionale” non è necessariamente da legare a tematiche di prezzo che sono l'”offerta“: un free-delivery, il lancio di una nuova collezione, il colore più trendy della collezione (mi piaceva molto come li gestiva DKNY), per non parlare dei saldi, sono tutti temi promozionali.

Il concetto di promozione è legato all’essere sotto i riflettori, in evidenza e per evidenziali abbiamo bisogno di elementi consistenti e visibili. Banalmente i bollini sono importanti, anche nel fashion per evidenziare quali siano i prodotti di una collezione precedente che vengono venduti a prezzo scontato dagli e-Wholesaler giustificando i riposizionamenti di prezzo (se Zalando o le flash-sales scontano devono spiegare che sono prodotti vecchi) per non inflazionale il brand. Quindi mettendo bollini non solo sul nostro sito ma ovunque ci sia un nostro prodotto da qualificare.

I Badge o i bollini, poi, possono essere più “raffinati” o più “patacca” a seconda di quanto siamo reatailer ma i principi guida sono sempre gli stessi:

  • 1 Inziamo con l’evidenziare quel che funziona tipo “New” o “il più votato” o “il più venduto”.
    Keep-it-simple, lasciate perdere le storie iperboliche che i geni del marketing si inventano, finiscono per essere troppo complicate e confondere il cliente.
    Business-human-case 1(i casi umani aziendali): una volta mi hanno detto “ok devi tradurre on-line la nostra nuova promo, scontiamo tutto il tessile che sta in una shopper

  • 2 Comunicare l’esistenza di un prodotto in test o in pre-lancio. E’ ideale come pre-marketing.
    Business-human-case 2: un cliente fa il pre-lancio dei propri prodotti scegliendo dei punti di vendita sparsi sul territorio, paese per paese, spendendo uno sbadaluffo in produzione e un altro mezzo sbadaluffo per rilevare i dati.
    Fatelo prima nell’e-commerce con gli early-adopters e se funziona fatelo pure nei negozi.

  • 3 Non esagerare con la badgizzazione, ok va bene che siamo a un mese da Natale ma non esageriamo con le patacche.
    Business-human-case 3: quando hai una categoria con più del 40% dei prodotti con promo, sconti offerte, vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato. stai taroccando il prezzo e/o hai sbagliato l’assortimento… prima di fare il centesimo bollino ripensa alla trading strategy o al merchandising.

  • 4 Poche parole e semplici, ci piace il “fuori tutto” o il “sotto costo” se andiamo sull'”imperdibile autunno” tanto vale martellarsi i maroni come Tafazzi.
    Business-human-case 4: e qui parlo non a caso di “maroni” ma non nel senso eufemistico di testicoli ma nel senso più marrone del noto frutto autunnale: mi fecero fare un bollino che doveva rappresentare una castagna stilizzata che rispondeva al nome, appunto di “imperdibile autunno“il bollino, nonostante gli sforzi del prode web-designer, sembrava più un escremento che un frutto ed il nome della promo, lunghissimo e complesso completava degnamente…

  • 5 “view more” per vedere foto dettagliate e approfondimenti è importantissimo quando si vuole promuovere un prodotto ad alto valore aggiunto o complesso.
    Business-human-case 5: uno degli e-commerce a cui sono più affezionato (e non me ne vogliano gli amici se si vedono menzionati) ha spinto una macchina per la produzione della birra. un kit da 10 pezzi con filtri tubi e alambicchi. Roba da far impallidire Braking Bad, tutti pezzi trasparenti o gialli foto-montati uno sopra l’altro senza un dettaglio dei pezzi o quant’altro. Il prodotto c’era ma nessuno l’avrebbe mai capito, se non ci danno le foto facciamole noi e poi “view more”…

  • 6 “Ciak si gira” un video vale più di mille parole, costano un botto da fare e da gestire ma danno un’ottima consapevolezza del prodotto. Mediaworld la cavalca da sempre, Gucci ha lo fa con successo nel fashion.
    Non sottovalutate nemmeno la potenza di Youtube.

  • 7 Valorizzare il brand valorizza il prodotto. Fate vedere i brand dei produttori, se i brand sono poco noti o di difficile interpretazione valorizzateli, spiegate che valgono perchè sono verdi o sono il miglior “value for money”
    Business-human-case 6: quel buyer che acquistò ben 6mila pezzi di action-cam della Oregon Scientific invece della Go-Pro avrebbe proprio dovuto cercare di spiegarci perchè quella web-cam sarebbe dovuto essere comprata… nessuno l’ha mai capito, magari con un bollino.

  • 8 Cavalcare le festività, sacrosanto. Il primo passo di un buon calendario commerciale è valorizzare tutti gli spunti offerti da santi e repubbliche del caso.
  • 9 Dettagliare le schede prodotto con informazioni rassicuranti come “made-in-italy” o puro cuoio.
    Business-human-case 7: tutti gli e-commerce di prodotti alimentari, ragazzi lo sapete che il governo vi ha fatto uno scherzone e dovrete tracciare la provenienza di tutti gli ingredienti? Vi voglio vedè

  • 10 Ma dove diavolo è? Locator, locator, lcator….
    E qui i casi umani siete tutti voi, nessuno escluso: non ho mai visto un sito che faccia vedere bene quli negozi vendano quale prodotto dove in quali orari e con il livello di disponibilità…

Ok, vi ho convinto?

I bollini fanno bene all’e-commerce ed al conversion-rate!

Li volete anche voi? Beh sappiate che di default le piattaforme e-commerce non gestiscono i bollini, praticamente nessuna.
E allora se dovete chiedere di

  • I badge devono essere renderizzati automaticamente o resi multi-layer. Il prezzo o lo sconto vengono sovraimpressi con un prezzo calcolato dal sistema.
  • Personalizzare i badge.
  • Aumentare la pertinenza dell’assegnazione, magari con i customer-data o guidato con i dati comportamentali.
  • Essere coerenti con il pricing, con i concetti promossi e mantenere la promessa al cliente.
  • Automatizzaimo l’attivazione in base a regole logiche attivate dalle performance, ultimi pezzi, solo per poche ore e così via.
  • Dare maggior rilevanza ai rating-and-review (su cui Tesco sta iniziando a puntare anche nei negozi).

Ultimo spunto il badge è ideale per l’esperienza omnicanale (non per niente hanno iniziato a fiorire con le strategie di gamification delle app) e sta venendo sempre più usata da tutti i migliori retailer del mondo come Target e Wall-Mart.
badge scheda prodotto wall-mart target

Buoni bollini a tutti.

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One Comment

  1. 26 Novembre 2013
    Reply

    Sono perfettamente d’accordo circa il potenziale marketing che i rewards e gli offer deals rappresentino, tanto in logica acquisizione che loyalty. Ma a condizione che la strategia dei vouchers sia internalizzata e “di proprietà” del brand. Affinché vengano valorizzati i prodotti, l’offerta e la notorietà della marca e non solo le vendite.
    Oggi, certamente con qualche eccezione, la gestione dei codici sconto è esternalizzata in logiche di affiliazione e regie blind che nuociono tanto al brand che al suo modello commerciale: perché quando oggi si remunera un affiliato che ha generato una vendita con un codice sconto, si è veramente sicuri che questi abbia realmente contribuito ala ricerca di nuovi clienti e/o incentivo dei consumatori fedeli alla marca?
    E poi quale valore aggiunto apparire su un sito generalista mescolati ad altre marche in logica low cost?
    Oggi il Data Marketing propone delle nuove opportunità per internalizzare questi processi in coerenza alla propria strategia di marca, differenziare la propria offerta e gestire il ciclo promozionale e del loyalty via display e offer deals personalizzati “in banner”: E con nuove metodologie di brand safety in RTB, comunicare sui canali Premium la propria offerta generando awareness e performance sulle vendite simultaneamente. E strutturare il posizionamento della marca nel tempo::).

    Giacomo

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