Wishpot: il social-commerce dei desideri (usato anche da style.it).

Ora il concetto di “social” non credo sia più una novità da un po’, è diventato un po’ come dire “2.0“. Non c’ha più senso. Il concetto di “social” ormai e come dire “mobile” è talmente diventato parte della nostra quotidianità che non ha più senso non darlo per scontato, e non potrà che continuare, eovlversi e continuare a far parte della nostra quotidianità (troppe negazioni?).
Quindi tra un po’dire “social” non avrà più senso perchè sarà tutto anche social, un po’ come adesso non diciamo più “automatico” o “elettrico” aacepito come se fosse una novità per un processo o una valore aggiunto per un prodotto.

E allora è arrivato il momento della suggestione per introdurre cosa wishpot faccia.

Il vecchio Gasp oltre ad essere autore del blog più bello del mondo è pure un cuoco sopraffino che spesso delizia gli amici con banchetti e manicaretti.
Una volta un’amica mi ha regalato dei sali da collezione (Hymalayano, bretone, gallese, …). Mi è capitato di usarli 2-3 volte in cene con amici anche per far vedere a chi me li aveva regalati quanto li avessi apprezzati.
Ora è praticamente un anno che mi regalano sali da collezione. Ringrazio tutti gli amici che me l’hanno regalato ma c’ho sale fino al 2015, tanto che praticamente si son conquistati un’antina intera: mi par di essere Fantozzi che cerca le tracce di tradimento della Pina (e non c’è niente da ridere :P ).

Ma per evitare di morire sottosale avrei dovuto adottare un approccio più proattivo, come ad esempio, far capire cosa mi piaccia e condividerlo con gli amici che hanno intenzione di farmi un regalo.

E qui arriva Wishpot che propone le sue nuove strategie di interazione tra e-Commerce e Social-consumers.
Di base funziona unendo alcuni componenti principali:

  • Aggregatore di prodotti: lavora su feed con cataloghi prodotti di merchant come i motori di comparazione prezzi o google shopping;
  • Catalogue sharing: le funzionalità di selezionare e condividere i prodotti aggregati con tanti ambienti, alcuni proprietari (portale di comparazioni, applicazioni) ma diffusi ed altri terzi (appunto Facebook).
  • Wishlist: ogni utente che si registra a wishpot crea di fatto un tab sul profilo in cui vedere le preferenze dell’amico e condividerle a propria volta.
  • White-label: Whishpot da anche la possibilità ai merchant di consultare il proprio catalogo attraverso applicazioni integrate nelle proprie Fan-pages creando così veri e propri ambienti di F-Commerce.

Volete vedere qualcosa di veramente social-commerce? Una delle prime implementazioni italiane per gli usi tradizionali di wishpot è stata fatta dalla lista dei desideri di style.it/, mentre poi ci sono anche siti di f-commerce di cui mi piacerebbe trattare in post successivi.
per i più curiosi ecco un video su come funziona wishpot:

Ok qui so che mi gioco un sacco di lettrici abituali ma cercando qualche immagine per rappresentare un pozzo dei desideri ho visto questa e non ho resistito…

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