Panta-rei, pure le conoscenze SEO ed il ranking del mio blog, dopo le ultime modifiche agli algoritmi di Google è purtroppo passato dalle primissime posizioni per una quantità impressionante di query a un traffico più modesto. E questo proprio non mi va giù!
Prima ho chiesto agli amici guru del SEO se mi davano dei tips (naturalmente a scrocco) ma son sempre un po’ aviducci di segreti (ogni riferimento è puramente non-casuale, dunque colgo l’occasione per dedicare questo post a Marco con cui l’interlocuzione, anche se con la bocca piena di pizza, è sempre brillante e fonte di ispirazione :)) e quindi non mi restava che una cosa: tornare a studiare SEO from scratch . Naturalmente il primo posto dove iniziare a capire qualcosa in più sul SEO è SEOMOZ dove non ho trovato le risposte che cercavo ma, in piena serendipity, ho trovato “Il Sacro Graal dell’e-commerce”, una fantastica pappardella su come ottimizzare la conversione di un e-commerce.
Oltre ad essere un infographichahoolic l’aggeggio è molto completo (e vorrei con vedere 91 punti), assennato e ben fatto da qualcuno che evidenti esperienze di UX, e-commerce ed ottimizzazione reale tanto che ho deciso di condividerla e postarla anche se secondo me parte da un’errore drammatico: non considera le strategie di acquisizione e il legame tra direct-marketing-esperienza-legata-all-e-commerce-al-di-fuori-del-sito ed elementi di vendita all’interno del sito e-commerce.
Ad esempio in uno dei segmenti del giro dell’oca per convertire parla di mantenere la price-promise, non fa una piega, ma uno degli errori più diffusi è avere dei dati di pricing non allineati tra adv di un banner erogato da un ad-server settato dall’ennesimo stagista distratto dell’agenzia o dell’annuncio della keyword ancora attivo nonostante il prodotto non sia più in stock perchè gestito manualmente e non con integrazione con Google API.
Ecco che se ottimizzi l’e-commerce senza ottimizzare il direct-marketing per l’acquisizione comunque non hai nè soddisfatto il cliente nè fatto tutto il grano che avresti dovuto, ma quello è un’altro infographic e, magari, rislpolvero il mio vecchio Illustrator e lo faccio io :)
Ma sono un rompiballe su ste cose, lo si sa, ( per una volta parlo in terza persona come il nostro ex-premier uveitico e dichiaro “Gasparotto e’ piu’ selettivo sui Graal di un Lancillotto”) e non è giusto che vi rovini il percorso di cui riassumo i segmenti e i concetti più rilevanti (visto che l’immagine è enorme potrebbe non vedersi bene se avete un monitor da grafico o da netgamer potete scaricarvela direttamente dal percorso https://www.gasparotto.biz/wp-content/uploads/2013/03/Come-ottimizzare-e-commerce-multivariate-digital-marketing.jpg e se avete un plotterone da ingegnere edile stamparvela):
- Conosci il tuo cliente che e’ appena dopo “conosci te stesso” e qui non me sto a dilunga’ su tutto il marketing possibile immaginabile dalle ricerche agli analytics
- Ottimizza la tua home-page anche se qui bisognerebbe iniziare parlando degli aspetti di trading su cui iniziero’ un po’ di post appena finisco su quelli del futuro dell’e-commerce
- ottimizza la navigazione creando faccette e strutturando la navigazione con una tassonomia di prodotto che bern rappresenti il tuo catalogo
- Ottimizza la ricerca dei prodotti con delle strategie di merchandising
- Ottimizza la pagina di prodotto con buone immagini, una descirizione di marketing, attributi soddisfacenti
- Comunca chiaramente il prezzo finale comprese tutte le informazioni di servizio e i costi indiretti (prezzo, sconto, quantità minima, consegna, tasse, dogana, etc, …)
- Ottimizzazione del carrello e della registrazione con dei form lineari, riducendo i dati richiesti (anche sfruttando il social login), senza forzare la sottoscrizione di campi (inziando dalle newsletter), e fornendo chiari messaggi d’errore contestuali all’interazione
- Aumentare il numero dei metodi di pagamento
- fornisci informazioni che supportino la scelta del prodotto come guide d’acquisto od opinioni dell’esperto magari coadiuvate da video o contenuti sociali e le buone vecchie, fondamentali schede prodotto
- Ottimizzare al velocità di caricamento riducendo il numero degli script e delle chiamate esterne considerando anche dove posizionarli all’interno del codice (magari verso la fine del BODY) e capendo in quale momento richiamare le diverse librerie (magari non tutte nell’head dell’HOME)
- Garantisci i diritti del cliente nel momento della consegna e nel post acquisto
- Riattiva sia il cliente che, soprattutto, i quasi clienti che hanno abbandonato il carrello con i diversi metodi di remarketing (dislpay, annunci, e-mail)
Inoltre tra un’ansa e l’altra ci sono pure un sacco di link utili (che riporto solo in modo testuale sennò mi ammazzano il SEO) che consiglierei di studiare puntualmente a chiunque voglai farsi una vera cultura sul performance oprtimization, a prescindere dal fatto che siano free o paid:
Tool per analizzare il traffico
– ciclktale.com
– attentionwizzard.com
– google.com/analytics
– kissmetrics.com
Survey per visitatori e clienti
– qualroo.com
– gazehawk
– Kampyle
– surveymoney
– 40survey.com
Ottimizzazione della ricerca di prodotto
– google.com/enterpsise/search
– celebros.com
– lucene.apache.com/solr
Eyetracking
– gazehawk.com
– crazyegg.com
Chat
– olark.com
Help-desk
– uservoice.com
– getsatisfaction.com
Strumenti per testare ed ottimizzare dell’usabilità
– usertesting.com
– crossbrowsertesting.com
– whatuserdo.com
– ethino.com
Multivariate testing
– maxymiser.com
– convertexperiments.com
– iioninteractive.com
– monetate.com
– optimizely.com
– unbounce.com
– webtrend.com /productoptimize
– getsmartcontent.com
– divolution.com
– visualweboptimizer.com
– omniture.com/en/products/conversion/test-and-target
Remarketing
– adroll.com
– criteo.com
Pagamenti
– chargify.com
Buon Sacro Graal a tutti gli e-commercer :)
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