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Google Shopping l’evoluzione della comparazione prezzi che cambia l’e-Commerce


Chiariamo subito le idee ai neofiti: cos’è Google Shopping? Di base è un motore di comparazione prezzi, ovvero che aggrega le offerte di prodotti simili fatti da on-line merchant differenti in un unica pagina ordinabile per prezzo, integrato ad un motore di ricerca. Un po’ come ha provato a fare Microsoft fondendo Bing! con Ciao! . E poi rispondiamo a Stefania, la mia saputella preferita, che 10 giorni or sono mi ha rinfacciato “come mai non hai ancora scritto un post su Google Shopping?“, beh eccoci e spero di dire un paio di cose in più di quelle decine di post uguali.

Per capire quali siano le opportunità e come funzioni lo strumento, ritengo che sia opportuno contestualizzare il progetto .

Google Shopping è parte di una strategia più ampia e di lungo termine: la Universal Search. L’obiettivo è quello di dare alle persone tutti i risultati più pertinenti nei contenuti, con la forma e la funzionalità voluta.

Tante persone che provano ad acquistare on-line cercano uno specifico modello/nome prodotto suGoogle, provate a cercare un televisore scontato tipo il “samsung led UE40S800“, trovano indicizzati un sacco di comparatori prezzi che mostrano lo stesso prodotto occupando di fatto tutti i risultati della pagina. Di fatto questa situazione limita la libertà d’azione delle persone e apre il mercato.

Google prima fornisce la stessa esperienza comunque utile agli utenti (con Google Shopping), poi, cambiando i criteri degli algoritmi di indicizzazione, de-potenzia la presenza dei compatori tradizionali (con Google Panda) dando più spazio ad altri tipi di ricerche e pigliandosi pure una discreta fetta di mercato.

Google Shopping non è stato il primo tentativo simile, infatti, alcuni anni or sono, ci provarono con Froogle ma non tutte le ciambelle riescono col Google e il progetto sfumò. Di fatto una specie di comparatore totalmente basato sugli spider con cui Google indicizza normalmente i siti. Ciò implicava un aggiornamento non sufficentemente tempestivo di quelle informazioni transazionali fondamentali per l’e-Commerce quali prezzi, quantità e promozioni. Questa è stata la prima grossa novità: per la prima volta creando Google Merchant Center vengono accettati dei product-data-feed (un estrazione in xml o con csv -una specie di excell semplificato- di tutto il database prodotti ) dei negozi on-line.

Ma sto correndo perchè non ho scoperto il Merchant Center da solo…

Era lo IAB 2010, quindi verso l’inizio di Novembre, che Natalia e Christina mi chiamarono quando stavo passandodi fronte allo stand Google e, dopo i saluti e gli aggiornamenti del caso, mi presentarono Luca. Come tutti i progetti importanti c’è bisogno di un responsabile ed era proprio lui, italiano ormai basato in UK che mi introdusse al progetto.

Ne avevo sentito parlare da Morpheus Media, un agenzia SEO americana specializzata in moda, un paio d’anni prima e ne avevo capito le grandi potenzialità, ancora ben lungi dall’essere espresso in Italia, soprattutto in ottica prospettica.

E li abbiamo iniziato un alacre lavoro ad avvitare bulloni e mettere in piedi i product-feed perchè le piattaforme più sono grandi robuste e leader di mercato e meno facilmente fanno quelle inezie tipo SEO e il Direct Marketing (“siamo perfetti, siamo perfetti!” un par de ciufoli. A buon intenditor… :).

Qualche mese dopo, all’inizio di maggio, arriva la fatidica comunicazione :

“Ciao a tutti!
E’ con grande felicita’ che posso finalmente comunicarvi una data definitiva per il lancio di Google Shopping Italia: oggi!
Shopping e’ gia’ live su www.google.it/shopping
Alcuni dettagli sul funzionamento

  • Il lancio sara’ progressivo. Inizialmente solo il 20% del traffico Italiano vedra’ il canale Shopping, per arrivare al 100% entro venerdi’ 6 Maggio
  • Oggi, giorno del lancio, il link al canale Shopping apparira’ sul menu’ di navigazione di sinistra presente nella pagina dei risultati, ma non tra i link in alto a sinistra nella Home Page. Il canale sara’ comunque attivo alla pagina www.google.it/shopping.
  • Inizialmente non saranno visualizzati i risultati di Shopping all’interno della ricerca organica.
  • Il link in Home Page e l’integrazione nella SERP appariranno a partire da Venerdi’ 6 e sempre in modalita’ progressiva. Al 20% nel weekend per arrivare al 100% entro Mercoledi’ 11
  • La visualizzazione dei ‘Nearby Stores’ dei merchant in associazione alle offerte del negozio online sara’ attivata successivamente al lancio (data da confermare)

Product Extension Ads
I Product Extension Ads saranno attivabili a partire dalla settimana del 9 Maggio
Per maggiori informazioni potete fare riferimento all’Help Center italiano:

http://adwords.google.com/support/aw/bin/topic.py?hl=it&topic=29777&hlrm=en&query=product+extensions&ctx=search

Risorse per i nuovi merchant
Per partecipare con l’inserimento dei prodotti: www.google.it/merchants
Guida introduttiva rapida per i nuovi merchant: http://www.google.com/support/merchants/bin/answer.py?answer=1094349&hl=it

Occorrono circa 2 settimane dalla data di inserimento dei feed per avere la visibilita’ online

Buon Shopping a tutti!
Luca ”

A cosa serva il Merchant Center lo abbiamo già visto, ora parliamo invece delle extension. Entrando nel proprio pannello di Adword si può accedere a un nuovo tab “AD Extension” che permette di collegare le proprie campagne di annunci con i prodotti caricati tramite feed su shopping.

Prima si deve associare ed attivare l’account e successivamente bisogna selezionare il tipo di opzione avanzata appropriata. In realtà questa scelta dev’essere effettuata in base ai criteri di strutturazione della campagna. Su come si strutturino se campagne adword se ne parlerà un’altra volta, anyway, ho preferito definire una struttura basata sulla tipologia di prodotti in entrambi gli ambienti quindi ho scelto product_type e adword_grouping.

A che serve tutto sto sbattimento? Subito a niente ma a breve-medio termine a far vedere a fianco agli adwords le immagini di prodotto caricate sullo shopping e questo aumenta molto l’ìattrattività degli annunci.

In un futuro non troppo remoto, come accennato all’inizio, per seguire la visione strategica dell’Universal Search, si potranno attivare anche altre funzionalità collegabili come il checkout.

E adesso il mio argomento preferito:parliamo di grano. Google Shopping è gratuito e viene considerato alla stregua di indicizzazione pseudo-naturale (come l’xml site maps introdotta da Yahoo! tempo addietro) le extension di fatto non si pagano di più ma mirano ad aumentare il volume delle ricerche a cpc grazie all’attratività e dequalificando un minimo la pertinenza del risultato (vengono fatti vedere anche i link di prodotti simili). Direi un rapporto prezzo-beneficio più che ragionevole.

In chiusura, se è vero che “esperienza” è il nome che diamo col tempo ai nostri errori, alcuni suggerimenti: se avete problemi con il feed provate ad impostare la “lingua attributo” del “feed di dati” in “inglese”, se non sapete come impostare condition andate a manella, magari, con un bel “NEW”, attenzione alle spese del corriere che sono le più ostiche: il formato dev’essere rispettato rigidamente con la sintassi: “IT::NOME CORRIERE:COSTO” quindi per esempio: “IT::Corriere Espresso Bartolini:9.90”.

Grazie ancora a Luca per il supporto e, citando, “Buon Shopping a tutti!

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One Comment

  1. […] Froogle è stato il primo tentativo di integrare alla search-experience la comparazione prezzi. Non funzionò mai perchè non si riuscivano a trovare esattamente i prodotti ambiti e quando si risuciva i prezzi erano sbagliati e i prodotti spesso finiti. Come mai? Google aveva ambito ad utilizzare il proprio algoritmo che riteneva più affidabile delle informazioni condivise dai merchant. Purtroppo l’algoritmo, per potente che fosse, per fare tutto il  giro del web, ci metteva almeno 2-3 giorni: nel frattempo le promozioni erano finite e la roba fica era soldout da un pezzo :P Ma poi hanno inventato Google Shopping. […]

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