» I temi caldi:

SEO for dummies: tutto quello che avresete sempre dovuto fare che forse vi siete dimenticati per strada …

SEO la tavola periodica degli elementi necessari per l'ottimizzazione
Non farò Lo Guercio di cognome (dalle ultime classifiche che avevo visto era uno dei migliori SEO d’Europa, sicuramente in Italia) ma se cerchi queries come “retargeting“, “strategia e-commerce“, “cpa” oppure “novità digital” trovi il blog sul digital più bello del mondo, ovviamente gasparotto.biz, indicizzato piuttosto bene (poi non si capisce come ma sono piuttosto in alto pure per “quando le donne impazziscono” e rimane il dubbio se sia per le mie doti di ottimizzatore o per altre doti, ma lasciatemi crogiolare nell’incertezza :D )!

Il primo sito ottimizzato SEO l’ho fatto 12 anni fa e dopo allora ho venduto un bel po’ di SEO per diversi anni . Soprattutto con un fantastico e illegalissimo programmino che generava decine di doorway automaticamente combinando frasi, individuate in base a criteri tassonomici di gestione del contenuto, adatte all’indicizzazione per i motori di ricerca che mi faceva stare in testa come le corna (ma del white-hat e del black hat parleremo un’altra volta :) .

Quando si parla di SEO si senton tutti dei geni e io vorrei evitare inutili scivoloni, mi piacerebbe solo invocare un back to the bascis (e non sto invocando a una canzone di Christina Aguilera). Come ci ricorda la fantastica tavola periodica degli elementi necessari per l’ottimizzazione, gli elementi per dei buoni risultati SEO sono più o meno sempre i soliti su cui lavorare. Poi si può pensare a mirabolanti strategie ma, finchè non si hanno gli elementi di base a posto, è inutile cimentarsi in altre attività.

I contenuti sono la prima cosa, la qualità dei medesimi è fondamentale  ed un accurata selezione dei termini utilizzati in tutti i punti strategici di diffusione è elemento imprescindibile (niente contenuti = niente SEO).

E poi via con il basics. SEO for dummies, che forse, ogni tanto si dimenticano pure i big.

La pagina <HTML> è composta da due parti, <HEAD> e <BODY>, ed il SEO considera gli elementi presenti in entrambe:

  • <HEAD>  dove ci sono tutti i meta-dati, ovvero le informazioni a corollario che aiutano a qualificare il dato stessoe sistemi terzi a valutarlo e contestualizzarlo:
    • <TITLE> ovvero il titolo della finestra  del browser senza limiti particolari di lunghezza ma usate il buon senso,
    • <DESCRIPTION> una descrizione di 160 battute che devono descrivere il contenuto, proabilmente l’elemento più importante,
    • <KEYWORDS> una cinquantina di parole ai tempi molto importanti ora, man mano meno influenti, che però si paventa possano tornare prepotntemente di moda per le ricerche dei motori semantici,
    • I vari <REVISIT AFTER> o <EXPIRE> che in definitiva ambiscono a spiegare quanto spesso venga rinfrescato il contenuto,
    • altri tag minori …
  • <BODY>:
    • <H1>il titolo più importante del contenuto della pagina fondamentale e dev’essere uno e uno solo, deve ben descrivere cosa sia contenuto nella pagina, meglio se usa alcune parole presenti nella descriptio e nei paragrafi.
    • <H2>altri titoli possono essere più d’uno ma pochi, magari altri contenuti correlati.
    • <H3> sempre altri titoli concettualmente annidiati da gestire con un criterio di importanza scemante.
    • <P> semplice paragrafo, ovvero, dove sta il testo
    • <LINK> link ad altre pagine, meglio se inserito contestualmente ai paragrifi ed arricchito di informazioni sul tessto alternativo,
    • <DIV> da evitare come la morte per la gtestione del contenuto e da utilizzare sono per fini grafici.
    • <IMG> arricchibili con descrizioni e testo alternativo. Meglio chiamarle con  un nome appropriato.
    • <UL><LI> gli elenchi puntati da usare, con css adeguatamente taroccati al posto dei buoni vecchi menù javascript.

Ora mi direte “ce n’era proprio bisogno di sta lezioncina del cavolo?” Boh. Se riuscite a soddisfare a pieno criteri minimi qui elencati e per prendere la sufficenza probailmente no, ma per sfizio, armato della mia fedele Web Developer toolbar, ho fatto un piccolo benchmark di un settore a me ben noto e guardate gli outline di risultato delle varie pagine come struttura dei contenuti ed html.

Iniziando dal body: il criterio gerarchico delle informazioni solo in un caso viene correttametne ed esaustivamente rispettato, negli altri, ora a causa della predomianza grafica, ora a causa dei criteri di programmazione dell’interfaccia, non accade. La complessità del patrimonio informativo e la corrispondente complessità del catalogo è persa in 2 casi su 3 .

Proseguiamo con l’analisi dei vari meta del head. in questo caso si dovrebbe fare un’analisi più dettagliata prendendo in considerazione, oltre alla quantità dei meta utilizzati (ogni tanto vuoti o assenti), anche la pertinanenza dei medesimi con il contenuto trattato e l’accuratezza con cui vengano sviluppati. Passando dal tronco, ai rami, alle foglie ricordandoci che ripetere gli stessi title e description in ogni pagina è assolutamente controproducente.

E il vostro sito com’è messo? Siete sicuri che riuscireste a passare, non dico a pieni voti, ma per prendere la sufficenza ?

Io stesso da bravo ciabattino ho le scarpe bucate e ho un sacco di lavoro da fare sulle mie ultime creazioni. Sono in una situazione ben peggiore di quella complessiva dell’ottimo Davide, ad esempio, e questo post non ambiva a suonare una critica nei confronti di nessuno.

Ma come metodo, come processo di validazione dei nuovi rilasci di codici e applicazioni, l’analisi degli outlines (e se non sapete come fare chiedetemi pure) per rimettersi sempre in discussione e ricordarsi quale sia la via maestra la faccio sempre e consiglio a tutti di farla sempre.

Così, magari, tra un paio d’anni riesco ad avere un perfetto sito SEO compliant. Perchè purtroppo le piattaforme solide sono molto meno facilmente personalizzabili in ottica SEO di un semplice blog come questo.

Se sei interessato ad altri post sul SEO e temi simili segui gli aggiornamenti del blog su FB facendomi un piccolo like :)

PS: per chi usa WordPress consiglio sempre di usare SEO Ultimate che a parte un fastitioso div, facile da nascondere, fa il suo porco lavoro.

5 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.