Coupon e vendite private hanno futuro? I modelli di business che vengono e quelli che vanno …

Ognuno di noi è facente parte di un segmento del “diffusion lifecycle”, ad esempio io, da bravo smanettone, sono tra un ealry-adopters e un early-majority, anche perchè sennò il mio blog sull’innovazione non se lo filerebbe nessuno :D, anyway la maggior parte di noi non ne è consapevole.
Tra l’altro la nostra propensione cambia di settore in settore e si sopsta verso destra con l’avanzare dell’età (una volta ero un early-adopters quasi puro). Lo si è ancora di meno, consapevoli, intendo, quando si è vicini alla coda dell’elefante.

La stessa drammatica curva di adozione si verifica anche quando, aziendalmente, si decide di intraprendere strategie. I decision maker, soprattutto in Italia non sono più giovanissimi, magari non sono mai stati troppo innovatori e man mano lo stanno diventando di meno. Il giovane brillante si ma non lo si fila mai troppo, allora, per trovare nuove idee brillanti si ricorre ai consulenti. Il problema è che di consulenti ce n’è tanti, pure troppi, e una gran parte di questi han fatto teoria pura per tanto tempo.
Ecco che ti tirano fuori dal cappello delle fantastiche statistiche in torte così colorate ed invitanti da far impallidire la mela di Biancaneve.
Spesso però sono mele criogenizzate di 18-36 mesi prima.

Ecco che al non più early-adopters-decision-makers vengono proposti modelli di business che si decide di provare vengono percepiti come nuovi ma non lo sono o addirittura, volontariamente, si decide di mutuarli solo se con comprovati risultati di business alle spalle. FAIL !

In un mondo sempre più veloce, squassato dalla crisi sistemica e in particolare nel digital bisogna essere veloci ed innovativi.
Continuo a vedere gente che ti confida in gran segreto che il suo super consulente gli ha rivelato dopo ciclopiche analisi che Vente-privèe è il business del futuro e via a far progetti per vendite private sperando di consolidare enormi, fantomatici, customer DB da speremere.

Dopo il turno degli editori che dovevano far fuori la merce di bartering, adesso è il turno dei manufactorer che stanno investendo in strategie eCommerce con cloni delle vendite-private o flash-sales, dir si voglia. E qui la prima notizia, ha chiuso anche il progetto www.easyshop.it (che mi ispirò tra l’altro uno dei più divertenti post-trashissimo sui metodi di viralizzazione e video-commerce).
Signori questo business funziona solo a certe condizioni:

  • i prodotti devono essere sempre diversi sennò annoiano,
  • i prodotti devono costare relativamente poco,
  • il tipo di vendita dev’essere emozionale,
  • bisogna avere un db o, con la saturazione del mercato che c’è oggi, dopo 5 anni di vendite private pensare di costruirne uno è utopistico.

Di progetti di vendite private ne stanno morendo uno via l’altro e, difficilmente, cambiando tipo di player, spostandosi, addirittura su contesti più tradizionali, poterà al successo. Anzi rischeirà di inflazionare ancor più direttamente il brand, il digital può funzionare ma in un altro modo.

Altri eccezionali player tradizionali (catene di distribuzione e temo presto gli editori) adesso stanno concependo di reare dei finti gruppi d’acquisto per elargire coupon di sconti copiando Groupon, etc….
Gente non fatelo!
Groupon a parte i momenti di alterna fortuna sulla stima del valore della compagnia si basa su un altro criterio che non potra essere adottato da grandi player: “il piglia i soldi e scappa“. Sono onestissimi, per carità e io ho compato un botto di buoni trovandomi molto bene ma il punto è un altro.

Quanti esercizi commericiali che hanno attivato iniziative con Groupon hanno poi riaderito? Molto poche. Soprattutto perchè le aspettative e la comprensione del canale è spesso distante da quel che la realtà ci riserverà.
Allora si verificano casi tipo, saccheggiando la bacheca di Max cito: “Per inciso, il numero di coupon messi a disposizione era inizialmente di 30, portato da Groupon a 50, rassicurandoci però che non se ne sarebbero venduti neanche 30 !!!
Ebbene, Groupon ne ha venduti circa 950, incassando una somma vicina o superiore a centomila euro, prendendo allegramente impegni che ben sapeva di non poter ( o dovere) onorare, ovvero che sapeva di poter ribaltare addosso alla scrivente, per cui……

Tasso di mortalità altino.

E se foste un’azienda di altro tipo, magari una corporate storica, quante cause vi trovereste ad affrontare? E il problema di comunicazione derivante che impatti avrebbe? Chiudete un attimo gli occhi e pensate di dover andare di fronte al vostro amministratore a spiegargli come mai la brillante strategia da bostoniani gli ha generato quelle 700 lettere al legale…

I business model non si copiano si inventano, e soprattutto si cambiano molto velocemente! Se si ha già un proprio modello tradizionale lo si fa evolvere, un innesto forzato riesce male.

Qualcuno potrà dire che molti casi di successo sono stati di second movers tipo Gooogle vs. Yahoo o Facebook vs MySpace. E’ vero ma falso:

  • Quei progetti sono nati con un focus totale alla startup facriti di energie, entusiasmo e rischio imprenditoriale, elementi che i manager di grandi aziende strutturate non hanno, non devono avere per contratto. Anzi devono fare investimenti misurati bilanciando Profit & Loss.
  • Il discrimine tra un progetto di successo e un fail, tra un’idea che diventa miliardaria e uno non è l’execution. tutti quei progetti hanno innovato o il processo tecnologico o l’idea di business, ma hanno innovato.
    Prendete, rispetto a Groupon, un Letsbonus il modello è circa quello ma ci ha messo dentro anche prodotti a minor marginalità abbracciando l’entermteinment. il modello è diverso ma il mix di prodotti giustifica una percezione, nell’experience del cliente, decisamente differente.
  • Il second mover può trarre vantaggio migliorando l’execution del first che, se non è abbastanza flessibile non riesce ad adeguarsi. Il centesimo mover quanto riesce ad innovare?

Questo consiglio ve lo do gratuitamente: ci avete già provato con vente-privèe non riprovateci pure con Groupon, non vi andrà meglio :P

Anche tu vorresti diventare miliardario copiando l’idea che è venuta a qualcun’altro qualche anno fa? Segui gli aggiornamenti del blog su FB facendo un semplice like, a me farebbbe molto piacere :)

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